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Capodanno con Maria

Santuario della Madonna del Divino Amore, alcuni giovani hanno festeggiato l’inizio del nuovo anno insieme al Signore. Non in discoteca, non per le piazze e non nella solita casa, ma in un Santuario mariano.
Alcuni giovani hanno trascorso uno dei momenti tradizionalmente più attesi e partecipati dell’anno ascoltando una catechesi, adorando Gesù eucaristia, pregando insieme il vespro, partecipando alla messa, recitando il Te Deum, e, ovviamente, mangiando, giocando e ballando.
Alcuni giovani hanno condiviso con altri giovani la loro storia, i loro propositi, il loro desiderio di cambiamento e la loro gratitudine.
Alcuni giovani hanno risposto ad un invito perché in cuor loro hanno capito che c’è qualcosa di importante, più importante di ogni altra cosa, per cui, non solo vale la pena offrire un momento speciale, quale può essere l’ultimo giorno dell’anno, ma per cui vale la pena di vivere.
E questa cosa per cui vale vivere in realtà non è una cosa ma è una persona: Gesù.
Alcuni giovani sono consapevoli che senza di Lui la vita stessa perde di senso. E allora perché aspettare, perché rimandare, perché non sfruttare i momenti speciali per approfondire la conoscenza del più grande amico che abbiamo e rinsaldare l’amicizia con Lui?
Consapevoli di questa esigenza, presente soprattutto nel cuore di chi, come i più giovani, ancora non ha chiaro come realizzare quel progetto di vita che Dio stesso propone, Don Fabrizio, Don Vincent, Suor Carolina, Suor Paola e Suor Michela hanno organizzato un capodanno diverso alternando momenti di riflessione e preghiera a momenti di fraternità e spensieratezza.

E’ stato commovente vedere come ragazze e ragazzi, fino ad allora sconosciuti, hanno condiviso la loro storia, la loro fede e la loro esperienza vocazionale. Ed altrettanto commovente è stato accorgersi del legame nato tra queste persone che per una sera si sono trovate a parlare quella lingua universale, scritta nel cuore di ogni uomo, che si colora di gioia e fraternità e che si chiama Carità.
Chi scrive ha avuto modo, grazie a tutto questo, di rivivere quanto sperimentato a Luglio in occasione della GMG di Cracovia. Chi scrive ha riassaporato di nuovo quel clima di comunione e condivisione che fa nascere la consapevolezza che non si è mai soli nel cammino della vita, e che ti lascia con l’impegno di portare sempre con te e diffondere questo spirito di unità e fratellanza.
Davanti questi doni non si può non essere grati. Grazie a chi ha saputo interpretare i sentimenti dei giovani adoperandosi per loro, grazie a Maria Santissima che ci ha accompagnato con il suo affetto materno concretizzatosi nelle opere delle Suore e dei Sacerdoti a Lei consacrati, e grazie al Signore che anche questa volta ha bussato alla nostra porta e si è fermato cenare insieme a noi.

Roma 31/12/2016

Lorenzo Bruni - uno dei giovani partecipanti