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18 ottobre 2022 Festa a Casa San Luca

Come ormai da tradizione, il 18 ottobre si festeggia il Santo Patrono della Casa di preghiera “San Luca” nel giorno in cui la Chiesa tutta ne fa memoria. S’inizia con la Celebrazione Eucaristica in tarda mattinata, presieduta dal Vescovo di Anagni-Alatri, S.E. Mons. Lorenzo Loppa, animata quest’anno dai canti del coro della Parrocchia “S. Nicola” di Guarcino. A seguire un breve, ma intenso concerto di due bravissimi artisti Nadia Rossi al flauto traverso e Stefano Spallotta alla chitarra classica, che hanno eseguito con vera maestria, musiche sacre e di altro genere, nella cornice delle pietre medievali servendosi della meravigliosa acustica dell’antica Chiesa benedettina. Al termine sono stati serviti i piatti tipici dell’ottima cucina ciociaria….

Di questa bella giornata vissuta in amicizia e serenità vogliamo ricordare alcuni passaggi dell’omelia del Vescovo Lorenzo, sulla originalità del Vangelo di Luca: “L’opera di San Luca è unica, come unico ogni Vangelo, ogni libro della Sacra Scrittura, perché lui compone il suo Vangelo, da ottimo storico. Luca è un profondo conoscitore della lingua greca, conosce bene la civiltà ellenistica e, io ve lo ricordo ogni anno, che Luca ha fatto un’operazione che noi cristiani dovremmo fare sempre, cioè portare la “Buona Novella” l’EUAGGELION. Il Vangelo Lui, l’ha tradotto non solo nella lingua del tempo, ma soprattutto nei modi di dire di pensare della cultura del bacino Mediterraneo, che era la cultura greca, quindi è un Vangelo straordinario ... È l’unico che ricorda la parabola del figliol prodigo, è l’unico che ci riporta la parabola del povero Lazzaro e del ricco che banchetta, ma tante pagine del Vangelo di Luca sono super originali. Da queste pagine traspare la misericordia di Dio e soprattutto Gesù che è venuto per essere in mezzo a noi, il volto umano della misericordia di Dio e il volto umano della compassione di Dio, per i suoi figli che soffrono. Il volto umano della sua grazia e del suo perdono…E poi non parliamo di questo avverbio identico di “quest’oggi”, che ritorna continuamente, che significa la salvezza non è un ricordo la salvezza non è diciamo così una finzione, la salvezza è presente nella vita nostra: “Oggi è nato per voi il Salvatore” l’angelo ai pastori. “Oggi si adempie questa scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi” nella sinagoga di Nazaret, la predica più corta di Gesù. “Oggi sarai con me in paradiso”, “Scendi dall’albero” dice Gesù a Zaccheo “perché oggi devo fermarmi a casa tua”, Gesù dice: “Oggi la salvezza è arrivata in questa casa perché un figlio di Abramo era perduto, ed io sono venuto a cercare e salvare ciò che è perduto”.

Luca è autore di due libri: il Vangelo di Gesù Cristo e gli Atti, Vangelo dello Spirito Santo, il diario di bordo dei primi passi del cammino della Chiesa che da Gerusalemme va a Roma. ... Ma soprattutto Luca ci parla della Pentecoste che è la primavera dello Spirito Santo, è un po’ l’atto di nascita della Chiesa. Noi alla Veglia Pasquale rinnoviamo tutti gli impegni del battesimo, lo sapete che l’anniversario del nostro battesimo, qualunque sia la data, lo facciamo la notte della veglia Pasquale e anche della Cresima, del dono dello Spirito alla Chiesa. La Chiesa è nata lì, la Chiesa che non ha paura di parlare, una Chiesa che non ha paura di incontrare uomini e vicende umane e che soprattutto si mette a disposizione delle persone in difficoltà. Dice Luca nel Vangelo che abbiamo letto “Quando entrate in una città se vi accoglieranno, state con loro e accettate quello che vi danno, guarite i malati e dite loro è vicino a voi il Regno di Dio!” Che cos’è il Regno di Dio? È Dio in quanto regna nel cuore dell’uomo, è Dio che diventa il baricentro in tutto quello che siamo e che facciamo. E quand’è che viene il Signore nei cuori? Quando al centro mettiamo le persone più piccole, le persone in difficoltà. Chiediamo aiuto a un altro Evangelista a San Matteo, che nel discorso sulla Chiesa al capitolo 18 dà questa regola d'oro del vivere ecclesiale, cioè farsi piccoli ecco qui la via della fanciullezza spirituale di Santa Teresa di Gesù Bambino, farsi piccoli e accogliere i piccoli questa è la regola d’oro della comunità cristiana e lì Dio regna, quando chi è che comanda è il più piccolo. La Chiesa è monarchica non perché c’è uno che spadroneggia su tutti, la Chiesa è monarchica perché comanda uno nella comunità, quello più piccolo, più povero e più debole vi faccio solo un esempio, quando in una casa nasce un bambino, che succede in quella casa al centro di tutto ci sta l'ultimo arrivato gli orari si adattano all’ultimo arrivato chi comanda in quella casa? La Chiesa di Gesù è così, deve comandare chi è più povero, chi è più piccolo, chi è più in difficoltà e quello diventa il Re e se diventa Re il più piccolo, Gesù diventa il Re nel cuore nostro. Ecco questo è il dono straordinario che ci fanno i Vangeli e soprattutto il Vangelo di Luca, è l’illuminazione grande che ci proviene dai Vangeli. I Vangeli non ci danno un esercizio, tipo lo yoga, non ci danno una formula della felicità, ma ci danno l’illuminazione grande qual è? Siete tutti figli e figlie, fratelli e sorelle tra di voi, pensate se il mondo si adeguasse a questa affermazione, che succederebbe? Sarebbe un altro mondo, difatti noi cristiani lottiamo perché ci sia un “altro mondo”. Il dono ricevuto dal tuo Santo altare ci santifichi Dio Onnipotente e ci renda forti nell’adesione al Vangelo, che San Luca ha trasmesso alla tua Chiesa”.

Ringraziamo il Signore di questa giornata immersa nella bellezza della natura, della Parola del Vangelo di Luca, della musica e della buona cucina e della gioiosa compagnia di tante sorelle e fratelli che hanno partecipato, ritemprando il corpo e lo spirito.

Sr. M. Paola Gazzoli, fmda