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“E TU… HAI FIDUCIA?”

Carissimi fratelli e sorelle,
stiamo vivendo un momento difficile, un momento di prova. In questo periodo molti hanno perso la fiducia, molti altri hanno ripreso la fiducia in Dio. Tanti si sono allontanati ed altri, invece, si sono avvicinati al Signore. Senza fiducia la nostra vita non è serena. Bisogna avere fiducia in Dio, sentire che noi siamo nelle Sue mani. In questo tempo di Pandemia un sacerdote, Don Cirillo, di 95 anni, poco prima di morire, diceva proprio questa frase: “Non abbiate paura, perché noi siamo tutti nelle mani di Dio! Pregate. Ci vedremo in Paradiso!”. Ha dato parole di fiducia per gli altri: questo è un grande esempio per noi.

Dio ha fiducia in me. Dio ha fiducia in te. Dio ha fiducia in noi. Ma noi… Abbiamo fiducia in Dio? Abbiamo fiducia in noi stessi? Siamo capaci di donare fiducia agli altri? Vorrei raccontarvi, a questo proposito, una piccola storia, che mi ha molto colpito e, per questo, mi piacerebbe condividerla con voi:

Thomas Alva Edison, inventore della lampadina, fece migliaia di esperimenti prima di riuscire a creare la sua prima lampadina. Quando finalmente ci riuscì, invitó i suoi amici per condividere questa grande gioia e consegnò questa lampadina ad uno dei suoi amici affinché la accendesse. Improvvisamente, questa lampadina cadde per terra. Ma Edison non perse la sua pazienza e, soprattutto, non perse la sua fiducia. Subito, infatti, inventó un’altra lampadina e, invitando di nuovo i suoi amici, riconsegnò questa lampadina alla stessa persona che precedentemente l’aveva fatta cadere. Tutti i suoi amici lo biasimarono dicendo: “Ma che fai? Lui l’altro giorno ha rotto questa lampadina!”. Edison, sorridente, rispose: “Quando ha rotto questa lampadina lui ha perso la sua fiducia e ha sentito la sua incapacità. A me non costa nulla rifare questa lampadina, mi bastano 24 ore, ma per lui non basteranno 24 anni per riprendere questa fiducia. Per questo motivo io gli ho dato di nuovo questa lampadina: affinché lui possa riavere fiducia”.

Cerchiamo di incoraggiare gli altri, di aiutarli con le nostre parole e con i nostri atteggiamenti nei loro confronti. Se noi incoraggiamo gli altri diamo loro la possibilità di poter crescere nella loro vita! Sforziamoci di non vedere solo i lati negativi degli altri, ma anche quelli positivi! Cerchiamo di aiutare gli altri a vivere nella fiducia. Tutti noi abbiamo bisogno di fiducia per aprirci alla speranza, per poterci risollevare, per poter crescere. Il Signore ci aiuti a saperci consegnare la fiducia l’un l’altro per costruire nella nostra vita relazioni significative, generatrici di vita nuova.

In questa storia, che vi ho appena raccontato, abbiamo visto come Thomas Edison ha avuto una grande fiducia, una grande pazienza, nei confronti del suo amico. Così anche Dio è generoso con la sua pazienza, con la sua fiducia, verso di noi. La Sacra Scrittura, in Geremia 18,1-6, ci presenta un bellissimo episodio che ci aiuta proprio a riflettere su questo argomento. Ve lo riporto qui di seguito:

"Questa parola fu rivolta a Geremia da parte del Signore: ‘Alzati e scendi nella bottega del vasaio; là ti farò udire la mia parola’. Scesi nella bottega del vasaio, ed ecco, egli stava lavorando al tornio. Ora, se si guastava il vaso che stava modellando, come capita con la creta in mano al vasaio, egli riprovava di nuovo e ne faceva un altro, come ai suoi occhi pareva giusto. Allora mi fu rivolta la parola del Signore in questi termini: ‘Forse non potrei agire con voi, casa d'Israele, come questo vasaio? Oracolo del Signore. Ecco, come l'argilla è nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani, casa d'Israele”.

Il profeta Geremia, osservando il vasaio che lavora l’argilla, comprende il mistero dell’amore, comprende la vera fiducia. Questo vasaio è paziente, fiducioso, come Dio che si prende cura di ciascuno di noi. Quando si accorge che il vaso non è venuto bene, il vasaio non perde la sua pazienza, non perde la sua fiducia! Riprende nuovamente a plasmare l’argilla. Quando noi sbagliamo, quando noi pecchiamo, il Signore ci ridona sempre la Sua Grazia per diventare nuove creature!

Domandiamoci: quante volte abbiamo perso la fiducia in noi stessi? Dobbiamo riprendere questa fiducia, come ha fatto Thomas Edison, come hanno fatto i santi!

Ricorda sempre: Dio ha fiducia in te! Vivi, quindi, nella fiducia in Dio, nella fiducia in te stesso/a e nella fiducia verso l'altro/a! Spesso, nella Comunità, noi perdiamo questa fiducia, in modo particolare la fiducia verso l’altro/a. Molte volte noi diciamo: “lui/lei non è capace di fare questo!”. Bisogna, però, poter dare sempre altre possibilità di fiducia, anche se, qualche volta, quella persona ha forse sbagliato. Bisogna poter dare un'altra occasione per ridonare questa fiducia, come fa Dio nei nostri confronti e come ha fatto Thomas Edison.

Carissimi fratelli e sorelle, stiamo aspettando un nuovo anno. Il Signore ci conceda il dono della fiducia: fiducia in Dio, in noi stessi e nell’altro. Solo così potremo costruire un mondo nuovo, iniziando da noi stessi, dalla nostra Comunità, dalla nostra società. Un mondo più fraterno.

Avvicinandosi il termine di quest’anno, concludo con un pensiero del nostro nostro Rev.mo Padre, don Umberto Terenzi:

“Noi dobbiamo aprire l'animo nostro ad una grande fiducia,
ad una grande serenità, ad un grande proposito,
perché questo ultimo giorno dell'anno lo passiamo sotto lo sguardo della Madonna,
perché il primo giorno e tutti i giorni della nostra vita, di noi che viviamo qui con Lei,
lo iniziamo sotto il suo sguardo medesimo"
(Don Umberto Terenzi, 31/12/1956)


Vi Auguro un Buon Anno Nuovo, pieno di Fiducia, pieno di Speranza e pieno di Amore!
Ave Maria e… Coraggio! Ave Maria e… Avanti!
Don Sijo Kuttikkattil (OFMDA)