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PASSI VERSO L’ESSENZIALE
UN CAMMINO INTERIORE E COMUNITARIO VERSO L'INCONTRO CON DIO E CON LA VERGINA MARIA Al termine degli esercizi spirituali annuali dello scorso anno, la comunità FMDA presente in Colombia ha sentito il desiderio di vivere, in occasione dell’Anno Santo, un’esperienza speciale di pellegrinaggio. Inizialmente si era pensato a una meta mariana concreta, da raggiungere con mezzi propri, come segno di impegno e di responsabilità. Ma, strada facendo (e già qui il Signore ci stava parlando), ci siamo rese conto che forse la destinazione geografica non era il punto centrale. Anzi, rischiava quasi di essere un “di più”. Il pellegrinaggio, quello vero, non è solo camminare con lo zaino in spalla e il rosario tra le mani. È anche – e forse soprattutto – un viaggio dentro di sé. E così, confrontandoci fraternamente, ci siamo dette: “E se la meta, quest’anno, fossimo proprio noi stesse?” Come dice Sant’Agostino: «Rientra in te stesso. Nell’uomo interiore abita la verità». Ma non volevamo che il desiderio di un pellegrinaggio concreto andasse perso. Così abbiamo scelto di mantenere entrambe le dimensioni: un cammino interiore condiviso, e, nella misura delle possibilità di ciascuna, un pellegrinaggio fisico che potesse diventare segno visibile di un'esperienza più profonda. Due vie che si intrecciano, arricchendosi a vicenda. Con questa intuizione nel cuore, abbiamo deciso di iniziare il nostro Anno Santo. Il primo passo? Mettersi d’accordo tutta la Delegazione Madre della Misericordia. Primo ostacolo: l’unanimità. Secondo: trovare un orario che andasse bene a tutti. Superati entrambi con una buona dose di pazienza (santa virtù!), abbiamo iniziato un cammino comune, con ritiri mensili online che ci univano, nonostante le distanze geografiche, in un’unica direzione: verso l’interiorità, verso l’essenziale. Il terzo ostacolo: trovare un predicatore. Dopo qualche tentativo – e qualche attesa – il Signore ha mandato chi aveva pensato per noi. Con lui, non sono mancati intoppi: problemi di connessione, assenze dovute ad esigenze comunitarie... ma quale viaggio spirituale non ha le sue buche nella strada? La via del Signore è spesso così: un po’ impervia, ma mai noiosa! Ci ha sostenuto il desiderio autentico di rimanere fedeli al nostro proposito. Abbiamo ripercorso le tappe fondamentali della nostra vocazione: la chiamata personale del Signore, il servizio alla luce del Maestro, le esigenze del discepolato, il volto del discepolo di Gesù. Pochi incontri, sì, ma profondi e preziosi. Per molte di noi, sono stati momenti di vera gioia e condivisione, un ritrovarsi che ha riacceso l’affetto fraterno, anche da lontano. E ci hanno lasciato in dono un piccolo tesoro: risorse per riscoprire la bellezza della nostra risposta alla sequela di Cristo. Verso la conclusione del primo semestre, è giunto anche il momento di concretizzare il pellegrinaggio esterno. È stato così deciso che la meta sarebbe stata il Santuario della Madonna del Rosario di Chiquinquirá, luogo di forte devozione in Colombia e punto di riferimento spirituale per tanti fedeli. Purtroppo alcune sorelle, per motivi di salute, non hanno potuto partecipare fisicamente. Ma c’erano con noi, nel cuore e nella preghiera. La loro presenza, anche se invisibile, era tangibile. Il pellegrinaggio è stato caratterizzato da una gioia serena e da un clima di autentica fraternità. Dopo un viaggio lungo, ma vissuto con spirito lieto — circa 300 chilometri, sentiti tutti sul pullman... tra momenti di preghiera, canti, silenzi condivisi, sonno e persino un po’ di mal d’auto (anzi, mal di pullman!) — siamo giunte al Santuario giusto in tempo per partecipare all’ultima Santa Messa della giornata. Un dono provvidenziale. Abbiamo potuto deporre sull’altare della Madonna tutte le intenzioni della congregazione, pregando con particolare affetto anche per i nostri fratelli Oblati. Era domenica 29 giugno 2025. Il giorno seguente, lunedì, abbiamo avuto più tempo per sostare in preghiera, celebrare l’Eucaristia e visitare con calma il luogo dove si conserva l’immagine sacra: il quadro della Madonna del Rosario di Chiquinquirá. Abbiamo anche avuto l’opportunità di raccoglierci in silenzio e pregare presso il Pozzo della Vergine, un luogo semplice ma significativo, legato alla presenza amorevole della Madonna e alla profonda devozione del popolo colombiano. È lì che la fede si fa memoria viva, e l’acqua diventa simbolo della grazia che disseta l’anima. Il viaggio si è svolto in un clima di serenità e profonda comunione. È stato un tempo prezioso per rafforzare i vincoli di fraternità, ravvivare la fiamma della fede e, soprattutto, per ricordarci che il pellegrinaggio più lungo – e forse più impegnativo – è quello che ci conduce verso l’incontro con noi stesse… e con Dio che ci abita. In questo cammino interiore, ci risuonavano le parole di Sant’Agostino: «Non uscire fuori di te, rientra in te stesso: nell’uomo interiore abita la verità. E se troverai mutevole la tua natura, trascendi anche te stesso» (De vera religione, 39,72). Un invito che ha illuminato il nostro percorso e ci ha guidate, passo dopo passo, verso l’essenziale. Il nostro andare verso il Santuario è diventato simbolo visibile di un moto più profondo: quello del cuore, che desidera Dio. Ogni chilometro percorso, ogni momento condiviso, ogni preghiera sussurrata lungo la strada è stato, in fondo, un passo verso l’interno. Non bastano grandi distanze per sentirsi in cammino, ma quando il viaggio esteriore si unisce a quello interiore, allora l’esperienza si trasforma: diventa unità, diventa preghiera incarnata, diventa vita offerta. Questo tempo ci ha insegnato che tornare all’essenziale non è rinunciare a qualcosa, ma ritrovare tutto: ritrovare noi stesse, ritrovare Dio, ritrovare la Madonna che ci accompagna sempre, con il cuore di madre, tanto nei santuari visibili quanto nei silenzi dell’anima. E con questa certezza nel cuore, continuiamo a camminare… dentro e fuori, in semplicità e fraternità… Insieme.
Sr. Edivane Myriam Patrocinio Dos Santos
Vicaria generale – fmda |
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