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Affresco della Vergine Maria
“Conoscere e far conoscere, amare e far amare la Santa Madre di Dio, costi quel che costi”

Il carisma delle suore e dei sacerdoti Oblati Figlie/i della Madonna del Divino Amore, sembra nascere da motivi pratici di cura e di miglioramento del luogo sacro, ma da questa situazione logistica, Don Umberto riesce a trarre una profonda spiritualità di servizio filiale alla Madre di Dio, conosciuta e amata nel suo titolo di Madonna del Divino Amore.

Fin dall'inizio della sua permanenza al Santuario il giovane sacerdote romano contempla la Vergine raffigurata dall'antico affresco della Torre di Castel di Leva, come il Tempio vivo ed eterno del Divino Amore, ossia dello Spirito Santo, che in Maria ha compiuto meraviglie, trovando in Lei un cuore puro, libero e umile.

Sulla base di queste intuizioni Don Umberto forma le due comunità delle suore e dei sacerdoti, trasmettendo loro tutto il suo ardore di innamorato di Maria e di apostolo del Divino Amore. Egli racchiude in poche parole il carisma di fondazione: "Conoscere e far conoscere, amare e far amare la Santa Madre di Dio, costi quel che costi!" portando alla salvezza eterna tante anime, che altrimenti si perderebbero per le insidie e le difficoltà di un mondo materialista e pagano.

La disponibilità alla volontà di Dio, anche di fronte alle più grandi difficoltà, sull'esempio della Vergine al momento dell'Annunciazione e l’impegno, di portare "il fuoco dell'Amore Divino” fino agli "estremi confini della terra", devono essere le caratteristiche principali dei Figli e delle Figlie della Madonna.

Queste le sue parole: "Diffondere l'Amore di Dio è la stessa missione di Gesù che ha detto 'Sono venuto a portare il fuoco sulla terra...', la nostra missione è uguale a quella di Gesù. Egli l'ha realizzata in pieno ed è passato 'attraverso Maria', si è incarnato grazie a Lei, perciò tutto quello che Gesù ha compiuto per noi lo ha compiuto per mezzo di Maria". (Don U. Terenzi 25.5.1958)

L’ ispirazione carismatica di Don Umberto Terenzi si fonda sinteticamente su tre icone bibliche:

  • Lc 1,26-38: L’ Annunciazione (disponibilità totale alla volontà di Dio): "Tutto il mistero del Divino Amore e della mia vocazione, l’ho sempre capito in ginocchio, davanti al mistero dell’Annunciazione"
  • Gv 19,25-27: Maria e Giovanni sotto la Croce (la nostra figliolanza): "Noi che vogliamo essere e siamo i Figli della Madonna, dobbiamo ricordare sempre che siamo stati fatti Figli suoi, nel momento del dolore massimo della Madonna ai piedi della Croce"
  • Atti 2,1-11: La Pentecoste (portare il Divino Amore “fino agli estremi confini della terra”): "Dobbiamo sempre trovarci nel Cenacolo nell’atteggiamento di ricevere queste lingue di fuoco che ci danno la grazia di essere gli operai fedeli, instancabili, fino alla fine della nostra vita"

Le suore Figlie della Madonna del Divino Amore per volontà del loro fondatore, emettono al momento della professione religiosa, oltre ai tre voti di obbedienza, povertà e castità, un quarto voto di amore alla Santa Madre di Dio, con il quale si impegnano con amore filiale, a conoscerla e a farla conoscere, ad amarla e a farla amare, affrontando qualsiasi difficoltà, costi quel che costi, affinché si diffonda il Regno d’Amore di Dio in tutto il mondo.