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Weekend spirituale Mariano per giovani 31 agosto - 2 settembre 2018

Siamo Luigina e Vincenzo, una giovane coppia, vogliamo crescere sotto la guida del Maestro e della Sua dolce tenera Madre.
Al Santuario della Madonna del Divino Amore, dal 31 agosto al 2 settembre 2018, abbiamo vissuto un intenso e ricco week-end in ritiro spirituale insieme ad altri giovani in cammino.
Suor Maria Paola e Suor Maria Carolina, gioiose animatrici del ritiro, e don Fabrizio, la guida spirituale, ci hanno lasciato importanti messaggi sui quali riflettere e lavorare.
I temi affrontati: fede come tradizione o ricerca? Maestro dove abiti? Maria ci è stata presentata come Ianua Coeli, Porta del Cielo, il tramite per arrivare a Suo Figlio al termine del cammino di crescita nella fede che ogni Cristiano compie nel proprio "Castello interiore": celebre scritto di Santa Teresa d’Avila, utile per meditare sulla qualità della nostra fede. Dal ponte levatoio del Castello si procede oltrepassando il portone d’ingresso, si percorrono per gradi le varie stanze sino a raggiungere la più interna, la Settima, la stanza del Re, del Proprietario del Castello, Gesù.
Per raggiungere la stanza del Re, è necessario fare discernimento nei nostri pensieri, dai quali parte l’azione del far bene secondo la Volontà di Dio. L’immagine che don Fabrizio ci ha fornito è quella dei tre cerchi concentrici: il più grande ed esterno è quello legato ai bisogni del corpo, il secondo quello dei sensi e della psiche, il più interno è quello dello Spirito. Un Cristiano, per comprendere se il suo pensiero appartiene a Dio ed è secondo la Sua volontà, deve chiedersi se è un pensiero secondo lo Spirito. I nostri pensieri sono secondo lo Spirito, quando noi parliamo di Dio, Gli parliamo, Lo cerchiamo.
Questa è la Fede, essere in ricerca e sentirsi amati, provare attrazione verso Colui che ci ama e si è donato a noi, proprio mentre Gli eravamo nemici. Basta anche solo un attimo per far scoccare la scintilla, l’attimo in cui ci si sente amati, quell’attimo è così forte, intenso, avvolgente, coinvolgente, che è sufficiente per comprendere che è proprio ciò che stavamo cercando e di cui abbiamo realmente bisogno, l’Amore autentico. È Lui che bussa alla porta, a noi spetta solo aprire, aprire la porta del cuore, aprire gli occhi, proprio come i discepoli di Emmaus in ritorno da Gerusalemme, che Lo riconobbero allo spezzar del pane, al momento dell’Eucarestia. Questo donarsi è un Amore autentico, totale, completo. Sentendoci amati, Lo ringraziamo, facendo - senza obbligo, in piena libertà - la Sua volontà, non la nostra. Facendo la nostra volontà cadiamo nel peccato, usciamo fuori dal Suo misterioso Progetto.
Qual è il progetto che Dio ha su di me? A questa domanda dobbiamo rispondere per metterci in sintonia con Dio ed essere autenticamente felici. Solo quando capiamo questo, possiamo esclamare come Sant’Agostino: "tardi Ti amai, bellezza tanto antica" ("Confessioni").
Proprio come Sant’Agostino, abbandoniamo il peccato solo quando troviamo Qualcosa, Qualcuno di più bello, più interessante. Capito quanto Lui si è donato per noi, la gioia è così forte, traboccante, che il bisogno di ringraziarlo è irrefrenabile. In questo momento iniziamo a imitarlo. Ecco l’autentica economia, l’economia della Salvezza, donarsi agli altri per esistere veramente, nello Spirito, non solo nel corpo di materia.
Luigina e Vincenzo



Per il terzo anno consecutivo, anche quest’estate dal 31 agosto al 2 settembre, presso il Santuario della Madonna del Divino Amore, si è svolto il "Weekend spirituale Mariano per giovani", dal tema "Seguire Maria Cambia la Vita". Il programma ha previsto incontri di approfondimento sul tema di fede scelto, spazi dedicati alle celebrazioni eucaristiche e momenti di preghiera (lodi, vespri, rosario), intervalli di riflessione personale, incontri di condivisione, nonché la scelta di pernotto e la possibilità di pranzare e cenare insieme, presso l’hotel Divino Amore Casa del Pellegrino. L’organizzazione nasce dalla volontà delle Figlie della Madonna del Divino Amore, con la collaborazione degli Oblati della Madonna del Divino Amore ed ha visto la partecipazione di ragazzi che seguono da tempo i cammini spirituali proposti dal Santuario ed ha richiamato giovani del "centro di orientamento vocazionale".
Lo sportello vocazionale è un punto di accoglienza e di ascolto, locato nel Santuario Nuovo, attivo tutto l’anno, rivolto a giovani, con lo scopo di orientare ad uno stile di vita guidato dallo Spirito Santo, che è il Divino Amore. Il Santuario della Madonna del Divino Amore infatti, per chi lo frequenta da tempo, è la cittadella del Divino Amore, dove poter andare e nutrirsi, in diverse forme, del clima spirituale del luogo. C’è da rilevare un nuovo target di giovani, giovani adulti, che hanno un’età che oscilla i trent’anni e arriva e supera i quarant’anni. Sono persone che hanno maturato l’esperienza giovanile e si accostano alla fede in un modo consapevole. Sono giovani che ricercano la sapienza della fede, nella vita contemporanea e riconoscono nella fede spirituale del Divino Amore, un senso preciso del vivere secondo spirito. Queste le motivazioni che hanno consolidato, da tre anni, la frequenza del Gruppo Giovani Divino Amore, alle "lectio divine", incontri di approfondimento di fede, che si tengono tutti i primi sabati del mese. Sono occasioni in cui si attualizza la fede nello Spirito Santo, seguendo il modello di stile vita di Maria, la figura che incarna e personifica l’amore materno, come forma di approccio nella relazione con se stessi e con l’altro. In particolare si fa esperienza del modo in cui la fede dello Spirito Santo si manifesta praticamente, nelle azioni dell’uomo.
Nel weekend mariano di quest’anno il gruppo è stato guidato a conoscere le "opere" del fondatore della congregazione, Don Umberto Terenzi (1900-1974). Esempio di uomo, che dal degrado dell’abbandono, ha saputo unire a sé persone, creare un sistema organizzato di fede, assistenza, accoglienza ed ha saputo formulare le "tipiche" linee guida esperienziali, dell’ educazione al Divino Amore. C’è da dire che il fondatore, come tutti i personaggi visionari che sono passati alla storia, ha saputo anticipare, quello che oggi, gli studi di scienze cognitive confermano: l’apprendimento passa attraverso l’esperienza e le emozioni. Il gruppo ha visitato la "casa del Fondatore", "casa Madonna" e la "casa famiglia". La "casa del Fondatore", luogo ancora non aperto al pubblico, è un piccolo appartamento adiacente la chiesetta dell’Antico Santuario, dove è conservata la sacra icona della Madonna del Divino Amore. L’appartamento è conservato come Don Umberto Terenzi lo ha vissuto. L’esperienza nell’umile casina è un tuffo negli anni ’30, è un’immersione nella casa di un padre fondatore, in cui arieggia il senso semplicità e dell’essenziale. Caratteristiche tipiche per vivere lo spirito pulito dal superfluo. In particolare è stata fatta l’esperienza, dei suggerimenti spirituali relativi allo "sguardo", al "silenzio" e all’ "ascolto", strumenti di connessione con lo Spirito Santo e con Dio. Il fondatore, per entrare in stretta relazione spirituale con la Madonna del Divino Amore, fece aprire una fessura nella parete della sua camera da letto, fece scavare un inginocchiatoio, un piccolo eremo nel muro che affaccia sull’affresco miracoloso della Madonna del Divino Amore. Da quella prospettiva, Don Umberto poteva contemplare gli occhi della Madre celeste. Le testimonianze dei suoi Diari ci dicono che in quell’inginocchiatoio, nei silenzi e nella preghiera, lo Spirito Santo gli ha suggerito le "opere" che ha generato nella sua vita. "Casa Madonna" è la casa dove oggi vivono le suore che hanno dedicato la loro vita in missione come "Figlie della Madonna del Divino Amore". La "Casa Famiglia" è quella che un tempo si chiamava orfanotrofio. È un luogo di accoglienza, che ha saputo rispondere ai cambiamenti storici, perché radicata ed ispirata ai valori dell’amore materno, che caratterizzano il carisma Terenziano. Visitarla, significa entrare in una casa colorata a misura di bambino, con gli spazi e l’ordine che orientano i piccoli -allontanati da situazioni di disagi- in un ambiente sano, in cui si dà attenzione alla cura, all’amore del bambino. In termini spirituali, questi luoghi, sono i primi frutti "pratici" generati dalla spiritualità mariana di Don Umberto Terenzi. Sono i prodotti di una vita vissuta secondo spirito. Sono "Opere" per cui è stato avviato il processo di santificazione. Il "Weekend spirituale Mariano per giovani", le "lectio divine" e tutte le occasioni di "ascolto della parola" al Santuario della Madonna del Divino Amore, sono volti a chiarire il senso della fede, nella vita quotidiana. Seguire lo Spirito Santo come guida interiore, significa riconoscere il Progetto di Dio disegnato per la vita di ciascuno, allo scopo di lasciare all’eternità i prodotti della spiritualità umana. Il "discernimento vocazionale" è l’argomento che viene affrontato in tutte le occasioni di condivisione. È la guida per uno stile di vita secondo spirito. Il "discernimento vocazionale" è la capacità di scelta. È lo strumento di analisi che permette di capire cosa viene dallo spirito e tutto quello che viene da altro. Mette a fuoco la differenza tra la fugacità e l’eternità. Saper riconoscere il Divino Amore, significa fare ordine nel cuore, nei sentimenti, nei pensieri e nelle azioni. Significa dare attenzione a come e dove posiamo gli occhi, l’ascolto e verso cosa tendono le nostre azioni. Unirsi alla sensibilità del proprio spirito, che è lo Spirito Santo significa percorrere il disegno di Dio nel Divino Amore e lasciare "i segni d’amore " come semi per il nutrimento dell’uomo. Al Santuario della Madonna del Divino Amore, le nuove generazioni sentono quella fonte d’amore spirituale, fuori dal tempo, che Don Umberto Terenzi ha saputo riconoscere e preservare con la sua vita e le sue opere e insieme ai Figli e Figlie della Madonna del Divino Amore, concorrono a conservare per trasmettere al futuro il senso contemporaneo del Divino Amore.
Agostina Pesce


Nei giorni 31 Agosto, 1 e 2 Settembre il Signore mi ha fatto il dono di poter partecipare al ritiro per i giovani sulla figura di Maria e di Gesù. E' stata un'esperienza bellissima, attraverso la quale il Signore mi ha ricolmato di amore attraverso le vite delle Suore e dei Fratelli che ho conosciuto. Ho imparato che la vita è un cammino che inizia dentro di noi, qualcosa di interiore la cui meta è il cuore dove è racchiuso Dio, Padre eterno d'amore. Il cuore è una semplice porta, ma tanto speciale, basta infatti bussarvi e il signore ci aprirà con gioia per donarci ciò di cui abbiamo bisogno. Attraverso questo corso ho sperimentato che la vita eterna inizia con oggi e che il paradiso è già qui. Ciò che più di ogni altra cosa porto con me dopo questo ritiro, è la consapevolezza del significato della fede, di quella vera, l'importanza di quel dialogo profondo e continuo che scelgo di instaurare con Gesù, proprio come si fa con un caro amico, che per amore tuo ha dato la vita. Sono tornato a casa con il desiderio e la speranza di mettere sempre al centro Dio nella mia vita perché non esiste amore senza Libertà.
Manuel Bonjean